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Trovati 369 documenti.
[S.l. : s.n., 2023]
Milano : Biblion, 2023
Saggi Biblion ; 45
La bambina che costruiva con la carta : note, appunti e bagatelle di Rosellina Archinto
[S.l. : s.n.], 2023
Manziana : Vecchiarelli, 2023
Lausanne [etc.] : Peter Lang, 2023
Liminaires : passages interculturels ; 52
[Bologna children's book fair anniversary, 1964-2013]
Bologna : Bononia university press, 2013
Varallo : Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, 2023
Venezia : Marsilio, 2016
Albrizziana : documenti per la storia dell'editoria a Venezia
I libri anticipano l'eternità / Umberto Eco
[Milano] : UEM, 2017
Il pranzo di Natale : tavole in festa nel mondo / a cura di Luigi Sansone
Milano : Biblioteca comunale centrale di Milano, 2014
Le mostre di Palazzo Sormani ; 18
Autobiografia di una femminista distratta / Laura Lepetit
5. ed.
Roma : Nottetempo, 2016
Cronache
Abstract: "Davanti ai libri mi sento come un cane da tartufi. Li cerco col naso, ne sento l'odore, capto i segnali che mandano e batto il terreno con il muso tra i cespugli": queste parole di Laura Lepetit racchiudono la forza dell'intuizione e la tenacia della ricerca con cui ha creato e diretto una delle più belle case editrici italiane: La Tartaruga. Una casa editrice che pubblicava unicamente donne, in base a criteri letterari, non solo politici, anche in anni in cui la militanza femminista avrebbe potuto far virare verso scelte più ideologiche. È cosi che nel suo catalogo sono entrate molte delle più grandi scrittrici del '900: Virginia Woolf, Gertrude Stein, Grace Paley, Doris Lessing, Alice Munro. E lo ha fatto con quella grazia svagata con cui ora ci racconta le sue "avventure di carta" e la sua vita: l'esperienza del femminismo con Carla Lonzi, il circolo delle donne Cicip, Radio Popolare, la Libreria delle Donne, i gatti, i cavalli e sempre, come un centro di gravità, i libri. Al racconto mescola le sue considerazioni "distratte", il suo sguardo sulle cose pieno di humour e candore, e i ritratti degli amici e delle autrici che hanno accompagnato la storia della casa editrice, sullo sfondo di una Milano nella sua stagione più viva, colta, europea.
(Città di Castello : Legatoria B.V.P)
Milano : Franco Angeli, 2016
Studi e ricerche di storia dell'editoria ; 69
Milano : EDUCatt, 2016
Quaderni del laboratorio di editoria ; 20
Milano : EDUCatt, 2016
Quaderni del laboratorio di editoria ; 21
L'editore Cesare Pavese / Gian Carlo Ferretti
Torino : Einaudi, 2017
Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 667
Abstract: In Casa Einaudi, Cesare Pavese è stato redattore, direttore editoriale, direttore di collana (la celebre "viola"), voce nel coro del "mercoledí", editore di se stesso, oltre che autore e traduttore e curatore in proprio. Di lui questo saggio traccia per la prima volta un ritratto organico e completo, con passione, vivacità e rigore, e con un?ampia consultazione di carte inedite. Ne scaturisce una figura originale di editore, intellettuale coltissimo e epistolografo d'eccezione, sempre attento alle esigenze del lettore. Questo ritratto finisce per diventare anche uno spaccato della Casa editrice Einaudi, ricco di episodi significativi e di aneddoti curiosi, e di protagonisti indimenticabili: da Leone e Natalia Ginzburg a Giaime Pintor, da Felice Balbo a Massimo Mila, dal grande rivale Elio Vittorini a Italo Calvino a tanti altri. Ma questa è anche la storia di un suicidio a lungo protratto, attraverso il travaglio creativo, la contraddittorietà politica e la disperazione amorosa: una spinta autodistruttiva dalla quale Pavese riesce a difendersi con il suo divorante, infaticabile lavoro, tra ruvidezza, ironia e dedizione, fino al gesto estremo
Sperimentale n. 1/2016 / a cura di Giovanni Barbellini ... [et al.]
([Milano] : Pesatori S.n.c.)
Fa parte di: Sperimentale
Milano : Electa, 2017
Milano : Adelphi, 2017
L'oceano delle storie ; 22
Abstract: Romanzi a chiave che svelano gli intrighi di corte, opere troppo fiacche quanto a faziosità socialista, storie d'amore in bengali da cui traspare l'odio per la dominazione inglese, e poi censori ormai insofferenti del loro lavoro, poliziotti sulle tracce di testi proibiti e appassionati bibliotecari indiani: sono solo alcuni dei protagonisti, di carta e in carne e ossa, di un libro dagli obiettivi non meno semplici che audaci - ripensare l'idea stessa di censura. Attraverso approfondite ricerche d'archivio, Darnton ricostruisce, negli aspetti teorici e nell'applicazione pratica, i meccanismi di controllo messi in atto da tre diversi sistemi autoritari: la Francia borbonica del XVIII secolo, dove il libro era un privilegio per pochi e la sanzione regia valeva non solo a reprimere, ma anche a certificare la qualità del prodotto, mentre il censore era al tempo stesso critico letterario e revisore editoriale; il Raj britannico, osservato nel momento in cui, dopo la rivolta del 1857, l'esigenza di tenere d'occhio la produzione letteraria indigena si tradusse in una curiosa mania etnografico-classificatoria; e la Germania dell'Est, dove la censura era parte di un vasto piano di ingegneria sociale e gli apparatcik svolgevano nell'ombra il ruolo di agenti-editori, negoziando permessi di pubblicazione, discutendo le bozze e lavorando per riportare nei ranghi i potenziali dissidenti. Sono prassi censorie distanti nello spazio e nel tempo, eppure capaci di riportare alla luce «un sistema di controllo che permea le istituzioni, colora i rapporti umani e penetra nei meccanismi più intimi dell'anima». E di farci riflettere sui problemi che oggi pone la convergenza di due tipi di potere, «quello dello Stato, che va sempre più estendendo le proprie attribuzioni, e quello della comunicazione, sempre più forte e diffuso con lo sviluppo di nuove tecnologie».
Pisa : ETS, 2015
Bagheera ; 5