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Trovati 61 documenti.
I "Libri bianchi" Einaudi : nascita di una collana di attualità / Irene Mordiglia
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
Roberto Bonchio / Gian Carlo Ferretti
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
Opere di religione nel catalogo Salani / Ada Gigli Marchetti
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
"Mondo Piccino" e le collane per l'infanzia della Treves / Eleonora Bianchi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Borgese e la "Biblioteca Romantica" Mondadori / Elisa Cattaneo
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Intervista a Ulrico Carlo Hoepli / Valentina D'Angella
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Un catalogo di vendita della Tipografia bresciana di Nicolò Bettoni (1814) / Riccardo Tacchinardi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
L'Archivio storico della casa editrice Bompiani / Francesca Tramma e Paola Bianchi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: La fabbrica del libro : bollettino di storia dell'editoria in Italia
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: La fabbrica del libro : bollettino di storia dell'editoria in Italia
[Senigallia] : Fondazione Rosellini, 2010
I grandi cataloghi e saggi - I libri della Fondazione
Fa parte di: Gli illustratori di Urania
Pesaro : Metauro, 2010
Studi ; 22
«Una farfalla chiamata Solaria» tra l'Europa e il romanzo / Roberto Ludovico
Pesaro : Metauro, 2010
Studi ; 24
L'audace Bonelli : l'avventura del fumetto italiano
Napoli : Comicon, 2010
Latina : Tunué, 2010
Lapilli giganti ; 2
Mein Kampf : storia di un libro / Antoine Vitkine ; traduzione di Giovanni Zucca
[Milano] : Cairo, 2010
Saggi
Abstract: Anno 1924. In una cella del carcere di Landsberg, in Baviera, un detenuto pesta furiosamente sui tasti di una macchina per scrivere Remington. Mentre sconta una pena troppo mite per un tentato colpo di Stato, l'uomo accumula fogli su fogli di un dattiloscritto, che sarà pubblicato un anno dopo. Grazie a una carriera a dir poco folgorante, nemmeno un decennio più tardi quel detenuto diventerà cancelliere della Germania, e il suo libro una delle opere che determineranno la storia del XX secolo. Il nome di quel detenuto: Adolf Hitler. Il titolo di quel volume: "Mein Kampf". Mentre sull'autore sono stati versati fiumi d'inchiostro, il libro è rimasto in disparte, offuscato da temi ritenuti storicamente più cruciali. Eppure si tratta del testo politico più venduto di tutti i tempi. Affascinato dalle vicende spesso paradossali di questo "best seller planetario", il giornalista Antoine Vitkine apre una vera e propria inchiesta, muovendo dagli scaffali polverosi di oscuri editori dello scorso secolo, per ricostruirne la storia intricata. Sappiamo veramente com'è stato scritto Mein Kampf, e quale ruolo ha giocato nell'accesso al potere del suo autore? Perché nessuno prese sul serio quel caporale austriaco che metteva nero su bianco i suoi crimini a venire? Perché lo stesso Hitler, in diversi momenti, si premurò di rinnegarlo e di farne pubblicare in Francia una versione diversa?
Il "Corriere" tra Stalin e Trockij, 1926-1929 / Salvatore Aponte ; introduzione di Luciano Canfora
Milano : Fondazione Corriere della Sera, 2010
Le carte del Corriere
Abstract: Il periodo che va dal 1924 – anno della morte di Lenin – al 1927 è, nella storia dell’Unione Sovietica, quello che ancora oggi rimane per molti versi il più oscuro: la lotta apertasi nelle alte sfere del Partito per la successione al Capo vide concorrere due figure chiave della politica mondiale degli anni venti, l’intellettuale ebreo Bronštein detto Trockij, già comandante dell’Armata rossa e braccio destro di Lenin, e l’ombroso Džugašvili detto Stalin, un georgiano malvisto ai piani alti del Partito e «sconsigliato» da Lenin stesso ai suoi quadri in un «Testamento» poi obliato nell’Urss staliniana, e la cui storia è ricostruita nella documentatissima introduzione di Canfora. È noto che fu Stalin a spuntarla, portando seco delle posizioni decisamente più conservatrici del rivale e riuscendo a emarginarlo dalla vita politica del paese. La corrispondenza da Mosca di Salvatore Aponte, inviato del «Corriere» in Russia, racconta proprio di questa lotta e, per questioni cronologiche, entra nel primo biennio di governo staliniano, fermandosi al varo del primo piano quinquennale e concentrandosi con particolare attenzione sulla persecuzione dei trockisti in seguito alla sconfitta della loro linea; il volume, che non è in commercio, è stato redatto in seguito a un lungo lavoro negli archivi di via Solforino e riporta anche il carteggio che in quegli anni Aponte intrattenne con il direttore del «Corriere». La particolarità degli scritti qui raccolti, al di là del tema di per sé straordinariamente interessante e centrale per la storia del XX secolo, è il punto di vista che Aponte mantiene quasi costantemente nel corso del quadriennio moscovita: come infatti accenna Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, nella Presentazione, il «Corriere» di quegli anni è un giornale sempre più vicino alle posizioni mussoliniane. Il racconto delle vicende del Cremlino, dunque, viene condotto da un punto di vista per così dire “esterno”: è lo sguardo di un anticomunista che vive sulla piazza Rossa. Valga come esempio un articolo del 25 gennaio 1927, dedicato a Una conferenza sul fascismo a Mosca, in cui Aponte si diverte a deridere l’ignoranza dei russi in materia di cose italiane (ma, del resto, il pubblico russo «può informarsi soltanto a traverso la stampa sovietica e (…) conosce soltanto l’eloquenza politica dei comunisti»), non prima di aver specificato, però, che l’immagine che si ha in Russia del Fascismo (sempre maiuscolo) è, naturalmente, «deformata». (Abstract FAAM a cura di Andrea Tarabbia)
Non è un caso che sia successo : storie editoriali di best seller / presentazione di Roberto Cicala
Milano : EDUCatt, 2010
Quaderni del laboratorio di editoria ; 10