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Trovati 22 documenti.
[New Taipei City] : Fu Jen Catholic University, 2022
Reading for translation : assessing Italian fiction for British publishers (1945–1968) / Sara Sullam
[S.l.] : Routledge, 2022
Alba de Céspedes en Cuba : itinerarios de la memoria narrada / Iledys González
Leiden : Almenara, 2021
Pisa ; Roma : Fabrizio Serra, 2020
Cambridge : Cambridge University Press, 2020
[London] : Penguin, 2019
Invitation to dinner / Alba De Céspedes ; translated by Michael F. Moore
[London] : Penguin, 2019
Roma : Quasar, 2018
2: Theatre / excerpts selected and edited by Monica Capuani ; translated by Cristina Viti
Londra ; Dublino ; Edinburgo : Istituto italiano di cultura, 2018
Londra ; Dublino ; Edinburgo : Istituto italiano di cultura, 2018
Fa parte di: Italian literature in translation
[First lines] / Literature Ireland
Dublin : Literature Ireland, [2018]
New writing from Ireland 2018 / Literature Ireland
Dublin : Literature Ireland, 2018
Americana (1942) : an analysis of its paratext and translations / Catherine Marquette
Portsmouth : University of Portsmouth, 2018
Roma : Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 2017
Manchester : University of Manchester, 2012
Publishing translations in fascist Italy / Christopher Rundle
Oxford [etc.] : Lang, 2010
Abstract: Rundle è uno studioso giovane, ma con alle spalle diversi studi importanti sul tema della censura fascista e delle traduzioni. I risultati di alcune sue ricerche (anche negli archivi) sono ora raccolti in questo notevole libro, interamente dedicato al tema delle traduzioni sotto il regime. Riassumendo le sue tesi (che si giovano di un inappuntabile apparato statistico) il fascismo, dopo la prima guerra mondiale, si trova davanti un paese che ha una gran fame di letteratura straniera. Per un lungo periodo, il regime asseconda questa tendenza, che induce alcune case editrici particolarmente vivaci a tradurre molto e di tutto. I libri tradotti, in particolare la fiction (prima Jack London, poi i gialli, le saghe a vari paesi, il Kriegsroman), arrivano anche, in certi casi, a tirature molto elevate. Il fascismo lascia fare per diverso tempo, anche se già alla fine degli anni Venti si levano i primi malumori degli autori italiani. All’inizio degli anni Trenta c’è la vera esplosione, soprattutto rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania. Pian piano, però, i mugugni degli autori verranno raccolti e usati dal regime e anche da Mussolini. Si arriverà così alla svolta totalitaria del marzo 1938, che impose il controllo preventivo di tutte le traduzioni. Finché, durante la guerra, soprattutto con l’intervento del nuovo ministro (e autore) Alessandro Pavolini, e dopo una lunga resistenza, le traduzioni furono messe letteralmente in ginocchio e ridotte ai minimi termini. Come si vede, Rundle dà un’altra sfaccettatura al fascismo, un regime capace anche di gestire al proprio interno, per tanti anni, una realtà in fondo davvero ostile, come tutti quei libri di autori stranieri che apparivano sul mercato. In questo panorama, le cose più notevoli e inedite sono forse due: un pubblico di lettori italiani che si intravvede, e che cerca disperatamente di uscire dalla provincialità del dannunzianesimo e del fascismo più trinariciuto; e quelle case editrici che da parte loro cercano, anch’esse disperatamente (e in mezzo a tante censure), di salvare, anche per il futuro, un mondo del libro più moderno e internazionale: e, perché no, assai più redditizio. (Abstract FAAM a cura di Giorgio Fabre)
Fascism, censorship and translation / Giorgio Fabre ; translated by Carol O'Sullivan
Manchester ; Kinderhook : St. Jerome, 2007
Manchester ; Kinderhook : St. Jerome, 2007
Les femmes qui lisent sont dangereuses / Laure Adler & Stefan Bollmann
Paris : Flammarion, 2006
Beauvais : Association pour la promotion de la Phénoménologie, 2005
Memoires des Annales de Phénoménologie ; 6