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Trovati 12 documenti.
Catania : Università degli studi di Catania, 2013-2014
Mussolini e Simenon / Giorgio Fabre
Bari : Dedalo, 2009
Milano : Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016-2017
Giallo ma... : polimorfismo e ibridazioni del poliziesco contemporaneo / a cura di Marika Piva
Città di Castello : I libri di Emil, 2022
Per Nubes ; 7
Abstract: Il giallo appare oggi come l'oggetto di strenue difese e continui attacchi in quanto riconfigurazione dell'arte del narrare, punto di incrocio tra ripetizione e innovazione, mescolanza tra tradizione colta e generi popolari, luogo di scontro tra singolarità dell'ispirazione e trionfo della serialità. La longevità, la natura proteiforme, la transculturalità e la transmedialità del genere rendono le riprese e le variazioni un campo d'eccezione per indirizzare, destabilizzare, rinnovare o capovolgere l'orizzonte d'attesa, mentre il ricorso agli stilemi e ai paradigmi dei sottogeneri viene intrapreso, a seconda dei casi, con una volontà parodica o un intento euristico. Il volume propone l'analisi di opere e autori contemporanei che si collocano ai margini di questa moda indagandone le possibilità e i meccanismi per piegarli a inchieste di carattere personale, sociale, politico, storico, letterario o poetico.
Simenon in Italia / Marco Biggio, Andrea Derchi ; prefazione di Sandro Volpe
La Spezia : Edizioni Cinque Terre, 1998
Cervi - Maigret : Maigret e il cane giallo
Bergamo : Bergamo Film Meeting 2003 - Fondazione Alasca, 2003
Bianca di Savoia 20 : 1960-1970 / Ferruccio Parazzoli ; introduzione di Luca Formenton
Milano : Il Saggiatore, 2019
[Mazzo di Rho] : ATì, 2013
Psòmega ; 11
Noir : istruzioni per l'uso / Luca Crovi
Milano : Garzanti, 2013
Saggi
Guida alla letteratura noir / a cura di Walter Catalano ; testi di Walter Catalano ... [et al.]
Bologna : Odoya, 2018
Odoya library ; 335
Adelphi : editoria dall'altra parte
[Roma] : Oblique, 2016
Il censore e l'editore : Mussolini, i libri, Mondadori / Giorgio Fabre
Milano : Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2018
FAAM ; 2
Abstract: La censura libraria fascista seguì un percorso incentrato e contrastato rispetto ad altri tipi di controllo culturale, come quello su giornali, cinema, teatro e università. Solo in un secondo tempo, nel tentativo di plasmare l'opinione pubblica in senso nazionalista, razzista e bellicista, Mussolini si impegnò in prima persona nella creazione di un sistema di censura accentrato, pervasivo e articolato. Almeno fino al 1934, però, affrontò numerosi ostacoli di natura burocratica e diplomatica, e ancora più ostica si rivelò l'interazione con il mondo editoriale, un settore privato che contava già su un pubblico ampio e dai gusti raffinati. Ricco di molta documentazione inedita, questo libro, offre una rilettura sorprendente di quell'evoluzione e del suo impatto sulla cultura e sull'editoria italiana, e indica anche quale fu l'intreccio tra le vicende della censura fascista e quelle della più importante casa editrice italiana, la Mondadori, il cui "sistema culturale" mostrava un profilo internazionale talvolta indigeribile per il duce. Mussolini fu solito dedicare moltissimo tempo non solo a valutare possibili sequestri e proibizioni, ma anche a indirizzare le pubblicazioni e le traduzione, a offrire contratti, a lavorare i libri di suo interesse perfino da editor e correttore di bozze. Contro di lui, l'"editore" per eccellenza, Arnoldo Mondadori, difese l'azienda con straordinaria inventiva e un'attitudine pragmatica e camaleontica che spesso permise di aggirare di fatto le restrizioni del regime o di trarne addirittura vantaggio, smentendo le tesi spesso consolidate di una Mondadori allineata al fascismo. Concludono il volume oltre 200 schede dettagliate su altrettanti libri e 170 autori Mondadori, coinvolti nella censura (tra loro Remarque, Faulkner, Zweig, Mann, Steinbeck, Vittorini, Moravia, Huxley, Simenon). Esse illustrano da un lato la pervicacia della censura, dall'altro la duttilità della casa editrice nel cercare di prevenirla rivedendo in modo opportuno testi, titoli e copertine, rimodulando le collane e tenendo "nel cassetto" le opere più scomode, in vista del crollo del regime.