Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.
Trovati 15 documenti.
Popular high culture in Italian media, 1950-1970 : Mona Lisa covergirl / Emma Barron
Cham : Palgrave Macmillan, 2018
Italian and Italian American Studies
Firenze : Olschki, 2011
The annual Balzan lecture ; 02
Paris : IMEC éditions : Éditions de la Maison des Sciences de l'Homme, 1999
In Octavo
Roma : Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1987
Quaderni di Vita italiana ; 4/1987
Rennes : Presses Universitaires de Rennes, 2014
Interferences
The Hague : Museum Meermanno-Westreenianum ; Zwolle : Uitgeverij Waanders ; The Hague : Koninklijke Bibliotheek, 2004
Le livre dans la vie quotidienne / [catalogo a cura di Roger Pierrot ... et al.]
Paris : Bibliothèque Nationale, 1975
Roma : Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1990
Quaderni di Vita italiana ; 1/1990
Paris : Les Presses de l'Université Laval : L'Harmattan, 2001
Publishing translations in fascist Italy / Christopher Rundle
Oxford [etc.] : Lang, 2010
Abstract: Rundle è uno studioso giovane, ma con alle spalle diversi studi importanti sul tema della censura fascista e delle traduzioni. I risultati di alcune sue ricerche (anche negli archivi) sono ora raccolti in questo notevole libro, interamente dedicato al tema delle traduzioni sotto il regime. Riassumendo le sue tesi (che si giovano di un inappuntabile apparato statistico) il fascismo, dopo la prima guerra mondiale, si trova davanti un paese che ha una gran fame di letteratura straniera. Per un lungo periodo, il regime asseconda questa tendenza, che induce alcune case editrici particolarmente vivaci a tradurre molto e di tutto. I libri tradotti, in particolare la fiction (prima Jack London, poi i gialli, le saghe a vari paesi, il Kriegsroman), arrivano anche, in certi casi, a tirature molto elevate. Il fascismo lascia fare per diverso tempo, anche se già alla fine degli anni Venti si levano i primi malumori degli autori italiani. All’inizio degli anni Trenta c’è la vera esplosione, soprattutto rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania. Pian piano, però, i mugugni degli autori verranno raccolti e usati dal regime e anche da Mussolini. Si arriverà così alla svolta totalitaria del marzo 1938, che impose il controllo preventivo di tutte le traduzioni. Finché, durante la guerra, soprattutto con l’intervento del nuovo ministro (e autore) Alessandro Pavolini, e dopo una lunga resistenza, le traduzioni furono messe letteralmente in ginocchio e ridotte ai minimi termini. Come si vede, Rundle dà un’altra sfaccettatura al fascismo, un regime capace anche di gestire al proprio interno, per tanti anni, una realtà in fondo davvero ostile, come tutti quei libri di autori stranieri che apparivano sul mercato. In questo panorama, le cose più notevoli e inedite sono forse due: un pubblico di lettori italiani che si intravvede, e che cerca disperatamente di uscire dalla provincialità del dannunzianesimo e del fascismo più trinariciuto; e quelle case editrici che da parte loro cercano, anch’esse disperatamente (e in mezzo a tante censure), di salvare, anche per il futuro, un mondo del libro più moderno e internazionale: e, perché no, assai più redditizio. (Abstract FAAM a cura di Giorgio Fabre)
Abbaye d'Ardenne : Imec, 1998
El libro y sus poderes : (siglos XV-XVIII) / Roger Chartier ; traducción de Jesús Anaya Rosique
Medellin : Editorial Universidad de Antioquia, 2009
The world of books in classical antiquity / by H. L. Pinner
Leiden : A. W. Sijthoff, 1948
Manchester ; Kinderhook : St. Jerome, 2007
Genève : Librairie Droz, 2005