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Trovati 10 documenti.
Milano : Università degli Studi di Milano, 2016-2017
Torino : UTET, 2010
Abstract: Cosa si intende per "Libri per tutti"? È una formula di comodo per definire testi riprodotti in serie prevalentemente legati alla consueta forma libro e destinati alla larga circolazione. Stampati, per lo più, ma non esclusivamente, dato che per secoli anche la riproduzione a mano ha potuto garantire una buona diffusione. In altri tempi li si sarebbe chiamati "libri popolari". Ma, com'è noto, l'aggettivo popolare non qualifica esattamente prodotti che, se ebbero e hanno tuttora uso e destinazione popolare, sono altresì caratterizzati da una circolazione in ambiti diversi della società. Popolari quindi, ma non solo. Libri che possono capitare nelle mani di chiunque, dotto o incolto che sia, da non confondere con la moderna categoria del bestseller, legata alla narrativa di consumo dell'età contemporanea, le cui fortune sono destinate ad esaurirsi nel volgere di pochi anni. Una parte significativa di questa produzione è se mai da ascrivere alla tipologia del longseller, ovvero di quei titoli che non compaiono nelle classifiche, ma che restano disponibili negli anni e talvolta anche nei secoli, incidendo con discrezione, ma in profondità, sulle abitudini culturali. I libri per tutti sono in genere destinati alla dispersione. Esiste una sorta di pregiudiziale colta che seleziona la memoria dei libri e delle letture penalizzando sistematicamente i più diffusi e familiari. Spesso non sono venduti nelle librerie, come non sono destinati a venire conservati nelle biblioteche.
Milano : Università degli Studi di Milano, 2010-2011
Milano : Università degli Studi di Milano, 2008-2009
Milano : Università degli Studi di Milano, 2005-2006
Milano : Università degli Studi di Milano, 2004-2005
Milano : Università degli Studi di Milano, 2016-2017
Milano : Sylvestre Bonnard, 2003
Acta
Milano : Università degli Studi di Milano : Skira, 2007
Le vetrine del sapere ; 5
Abstract: Grande formato, il libro che l’Università degli studi di Milano ha realizzato come strenna del 2007 prende spunto dalla sezione dedicata alla letteratura per l’infanzia della Biblioteca Novecento Sergio Reggi, conservata presso li centro Apice. Le illustrazioni, riprodotte con grande cura, ci consentono di sfogliare virtualmente una parte di questa Collezione, passando da Pinocchio a Ciondolino, da Motta a Salgari, dai fumetti disneyani ai libri sonori degli anni trenta, a dimostrazione della variegata complessità e della ricchezza di questa produzione troppo speso dimenticata dai critici e conservata nelle biblioteche in modo discontinuo, come ricorda Lodovica Braida. Una felice eccezione è rappresentata dalla Biblioteca civica di Verona, che da anni dedica grande attenzione agli studi su Salgari e più in generale sulla letteratura popolare. Grande attenzione è dedicata al rapporto testo/immagine, al lavoro degli illustratori, alla costruzione del volume come prodotto di elementi differenti destinati ad attirare l’interesse e l’attenzione di un pubblico con esigenze e aspettative particolari, in continua trasformazione, ma sempre al confine tra realtà e immaginazione. Testi di Vittorio Spinazzola (I miei amici di carta), Lodovica Braida (“La grande esclusa”: un viaggio nella letteratura per l’infanzia), Antonello Negri (Arte “minore”?), Michele Mari (Una meravigliosa ambiguità), Nicoletta Vallorani (Strani corpi), Alberto Cadioli (Montagne d’acqua e meduse trasparenti), Irene Piazzoni (Libri sonori), Silvia Morgana (Avventure (e disavventure) linguistiche di Pinocchio), Luca Clerici (Le esplorazioni entomologiche di Ciondolino), Giovanna Rosa (“Io, lo specchio, la scacchiera”), Emanuela Scarpellini (Topolino e la politica autarchica), Francesca Orestano (“Wonderland”: il canone della children’s literature), Maria Giulia Longhi (“L’enfance pittoresque”), Gian Piero Piretto (Bambini sovietici e libri bolscevichi). Si segnalano in particolare gli interventi di Vittorio Spinazzola, che ha quasi il sapore di una testimonianza, di Maria Giulia Longhi dedicato al Fondo Peter Wick (200 volumi di editoria per i ragazzi d’oltralpe nel XIX secolo) e, in chiusura, il contributo di Gian Piero Piretto. (Abstract FAAM)