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Trovati 26 documenti.
Bari : Dedalo, 2004
Storia e civiltà ; 57
2: Il Rinascimento / a cura di Michele Ciliberto
[Firenze] : Le Monnier, 2001
Fa parte di: Storia della civiltà toscana
Torino : Einaudi, 2007
Biblioteca di cultura storica ; 259
Storia degli archivi, storia della cultura : suggestioni veneziane / Francesca Cavazzana Romanelli
Venezia : Marsilio, 2016
Saggi
Milano : Bruno Mondadori, 1999
Sintesi
Milano : Bruno Mondadori, 2001
Sintesi
Milano : Bruno Mondadori, 2000
Saggi
Gli istituti dell'AICI / a cura di Daniela D'Amadio e Vincenzo Morreale
[S.l. : s.n.], 2018
Storia delle donne nell'Italia contemporanea / a cura di Silvia Salvatici
Roma : Carocci, 2022
Frecce ; 346
Milano : Silvana, 1981
Laboratorio di analisi politica / a cura di Carlo Galli
Bologna : CLUEB, 2008
Macerata : Quodlibet, 1998
Fa parte di: L'ospite ingrato : annuario del Centro studi Franco Fortini
Milano : il Saggiatore : Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2002
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
Roma : Herder, 1998
Fonti e materiali per la storia della Chiesa italiana in età contemporanea ; 3
Il breviario dei laici / a cura di Luigi Rusca ; introduzione di Dante Isella
Milano : Rizzoli, 1990
BUR. Supersaggi ; 38/39
Almanacco letterario Bompiani 1969
Milano : Bompiani, 1968
Fa parte di: Almanacco letterario Bompiani
Almanacco letterario Bompiani 1970
Milano : Bompiani, 1969
Fa parte di: Almanacco letterario Bompiani
Torino : Einaudi, 2018
Lezioni Primo Levi ; 9
Abstract: Questa nona Lezione Primo Levi non si propone naturalmente di risolvere il complicato rapporto tra lo scrittore e l’Ebraismo; vorrebbe semmai osservarlo da un’angolatura insolita. Fioco e profano sono aggettivi che ritornano spesso in Primo Levi. «Fioco» non significa debole o fiacco, quanto piuttosto mite; ma anche tenue, sommesso, difficile da intercettare. «Profano» è l'inesperto, chi non ha una lunga pratica in certe cose, il non-specialista. Il profano è vagamente imparentato con il «dilettante», colui che fa le cose per gioco, un personaggio che ci è già noto. Può apparire strano il tragitto di uno scrittore illuminista come il chimico Primo Levi lungo i sentieri del sacro. Eppure questo tragitto è riscontrabile in diverse sue opere. D'altra parte Levi amava definirsi un «centauro», una creatura ibrida, e la sua fisionomia appare duplice da tanti punti di vista. Certo, quando entra in contatto con la scrittura biblica o, in generale, con le tradizioni del popolo ebraico la sua voce può risultare «fioca e un po' profana», come lui stesso, indirettamente, suggerisce. Non è uno scrittore di vena mistica e religiosa; tuttavia, nel «Canto di Ulisse» di Se questo è un uomo, nel racconto «Carbonio» del Sistema periodico e altrove, lo stile di Levi tocca corde profonde come i concetti di impurità e di colpa, antiche come le preghiere ebraiche, solenni o parodiche come i versi di Dante. Gli autori indagano le varie direzioni di queste allusioni alle radici di ciò che è sacro: con non poche sorprendenti scoperte. (Abstract FAAM a cura di Maria Elena Daverio)
[Roncole Verdi : Club dei Ventitrè], 2016
Fa parte di: Il fogliaccio : notiziario periodico del Club dei Ventitré