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Trovati 11 documenti.
(Varese : Legatoria Carravetta)
Verso la Certosa / Carlo Emilio Gadda ; a cura di Liliana Orlando
Milano : Adelphi, 2013
Biblioteca Adelphi ; 599
Abstract: Allestito fra il 1959 e il 1961 a partire da due libri usciti in esigua tiratura fra gli anni Trenta e Quaranta - "Le meraviglie d'Italia" e "Gli anni" -, "Verso la Certosa" costituisce un'autoantologia, di sorprendente bellezza, del miglior Gadda 'saggista', da porre accanto a I viaggi, la morte: e il titolo, evocando la solitaria residenza milanese del Petrarca nei pressi della Certosa di Garegnano e, insieme, la dimora ultima del Cimitero Maggiore di Milano, le conferisce per di più il carattere di opera conclusiva, di traguardo raggiunto. Splendide e nobili immagini della campagna lombarda, custodita dal "popolo stupefatto dei pioppi", e la commossa celebrazione del genio dell'arte e della tecnica si alternano al racconto - vicino alle atmosfere della Cognizione - del "diniego oltraggioso" opposto dal mondo, alle cronache di una Milano che nella fiera di Senigallia, "mercato dell'impensabile", si rivela "scansia d'ogni possibilità, d'ogni idea che possa diventare industria, o commercio", alla veridica ricetta del "sacro" risotto alla milanese, nonché a una irresistibile 'bizza' sugli incresciosi inconvenienti della rivoluzione edilizia, regalataci dallo "sconsiderato padreternismo dei tira linee quattordicenni: sì: età mentale quattordici".
L'Adalgisa : disegni milanesi / Carlo Emilio Gadda ; a cura di Claudio Vela
Milano : Adelphi, 2012
Biblioteca Adelphi ; 592
Abstract: Fra il 1932 e il 1936 Gadda, allora noto solo a una ristretta cerchia di iniziati, si cimenta con un ambizioso romanzo di ambiente milanese, "Un fulmine sul 220", destinato a mettere in scena, attraverso l'amore eslege di Elsa moglie del ricco, valetudinario Gian Maria Cavigioli per Bruno, ex garzone di macellaio di caravaggesca prestanza, la tragica sorte delle "anime sbagliate", segnate dalla più dolorosa estraneità alla tribù. Dopo anni di lavoro Gadda, insoddisfatto, butta tutto all'aria e abbandona il progetto. Ma è solo in apparenza un fallimento: nella temeraria officina di Gadda può infatti persino accadere che un affresco si muti in un "album di straordinari disegni sciolti" (Isella): che un romanzo, insomma, generi dei racconti quelli apparsi nel 1944, insieme ad altri, sotto il titolo "L'Adalgisa". Dove campeggia anzitutto colei che, trasformandosi da comparsa in dilagante protagonista e imprimendo al romanzo d'amore di Elsa e Bruno una irresistibile svolta satirico-grottesca, lo ha dinamitato: l'imperiosa Adalgisa vedova Biandronni, cognata di Elsa. Ex stiratrice, Violetta di quint'ordine al Fossati e al Carcano, ma soprattutto sana donna lombarda, Adalgisa ha saputo sì coronare il suo sogno di sposare il "povero Carlo" e diventare "una signora", con ottavino di palco alla Scala e luccicante breloque sul prosperoso petto, ma non impedire alle parenti acquisite, alle "cagne", di avvelenarle la vita: "... E che ero una qui, e che ero una là; e che...
Milano : Adelphi, 2017
Biblioteca Adelphi ; 671
Abstract: A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
Per Franco Contorbia / a cura di Simone Magherini e Pasquale Sabbatino
Firenze : Società editrice fiorentina, 2019
Studi ; 38
Milano : Adelphi, 2013
Piccola biblioteca Adelphi ; 649
L'autore e il suo archivio / a cura di Simone Albonico e Niccolò Scaffai
Milano : Officina libraria, 2015
Archivi letterari lombardi del Novecento : ArchiLett900 ; 2
Editori e filologi : per una filologia editoriale / a cura di Paola Italia e Giorgio Pinotti
Roma : Bulzoni editore, 2014
Studi (e testi) italiani ; 33
Milano : Adelphi, 2015
Piccola biblioteca Adelphi ; 675
Abstract: Gadda e Parise cominciano a frequentarsi nel 1961, allorché Parise acquista una casa a Monte Mario, non lontano dall'appartamento di via Blumenstihl 19 dove Gadda è approdato dopo lunghe peregrinazioni e innumerevoli camere d'affitto. Gadda ha quasi settant'anni, è sopraffatto da una gloria tardiva, atterrito dai "fucili puntati" di Garzanti e Einaudi e dalle "onoranze" che gli vengono tributate, oppresso dai ricordi, straziato da un'"orrenda solitudine". Parise ha poco più di trent'anni, cinque romanzi - fra cui un bestseller, "Il prete bello" - al suo attivo e una MGb rossa; è scettico, già annoiato dal successo, forse persino sazio del suo talento, ma capace di ammirare; capisce al volo le persone e ama metterle a nudo sottoponendole a scherzi atroci. Inaspettatamente, i due diventano amici. Gadda vede nel giovane Parise "un surreale d'impeto": gli fa leggere Darwin, cerca maldestramente di proteggerlo, si offre addirittura di prefare la ristampa di "Il ragazzo morto e le comete" e "La grande vacanza", ma soprattutto non cessa di testimoniargli un affetto e una premura che sorprendono chi conosca la compassata cerimoniosità dell'Ingegnere. Parise scarrozza Gadda incurante del suo terrore di essere visto, e criticato, a bordo di una rombante biposto, lo sfotte con un'irriverenza che cela una "profonda, alta ammirazione", gli dedica quattro memorabili scritti che, insieme alle lettere che si scambiarono, documentano una fra le più imprevedibili amicizie del Novecento.
Filologia, critica, linguistica / a cura di Gianfranca Lavezzi e Carla Riccardi
Novara : Interlinea, 2015
Fa parte di: Autografo
Milano : EDUCatt, 2012
Quaderni del laboratorio di editoria ; 14