Gadda, Carlo Emilio

(Persona)

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× Nomi Pinotti, Giorgio

Trovati 10 documenti.

Lo scacco di Rabelais
Analitici

Pinotti, Giorgio

Lo scacco di Rabelais : a proposito di Le célibataire absolu di Philippe Bordas / Giorgio Pinotti

Milano : Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2023

Fa parte di: Il Gaddus : rivista annuale di testi e studi gaddiani

Verbose delizie
Analitici

Verbose delizie / a cura del Centro Studi Gadda

Milano : Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2023

Fa parte di: Il Gaddus : rivista annuale di testi e studi gaddiani

Per la storia di "Eros e Priapo"
Libri Moderni

Pinotti, Giorgio

Per la storia di "Eros e Priapo" / di Giorgio Pinotti

Milano : Franco Angeli, 1988

Un gomitolo di concause
Libri Moderni

Gadda, Carlo Emilio

Un gomitolo di concause : lettere a Pietro Citati (1957-1969) / Carlo Emilio Gadda ; a cura di Giorgio Pinotti ; con un saggio di Pietro Citati

Milano : Adelphi, 2013

Piccola biblioteca Adelphi ; 649

Liliana Balducci e il suo boja
Libri Moderni

Pinotti, Giorgio

Liliana Balducci e il suo boja / Giorgio Pinotti

Pisa : Edizioni ETS, 2003

Editori e filologi
Libri Moderni

Editori e filologi : per una filologia editoriale / a cura di Paola Italia e Giorgio Pinotti

Roma : Bulzoni editore, 2014

Studi (e testi) italiani ; 33

Gadda e i suoi editori
Risorsa remota

Pinotti, Giorgio

Gadda e i suoi editori / Giorgio Pinotti

Paris : Mimesis, 2015

Le continent englouti
Libri Moderni

Pinotti, Giorgio

Le continent englouti : vingt ans de philologie gaddienne (1983-2003) / Giorgio Pinotti

Paris : [Droz], 2003

Paesaggi d'autore
Libri Moderni

Meazza, Carlo

Paesaggi d'autore : Maria Corti, Carlo Emilio Gadda, Giuseppe Pontiggia, Giovanni Testori / foto di Carlo Meazza ; testi di Mariarosa Bricchi, Giorgio Pinotti

(Varese : Legatoria Carravetta)

La cognizione del dolore
Libri Moderni

Gadda, Carlo Emilio

La cognizione del dolore / Carlo Emilio Gadda ; a cura di Paola Italia, Giorgio Pinotti e Claudio Vela

Milano : Adelphi, 2017

Biblioteca Adelphi ; 671

Abstract: A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».