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Trovati 27 documenti.
Un ricordo di Franco Angeli (1930-2007) / Ada Gigli Marchetti
Milano : Franco Angeli, 2008
Fa parte di: FDL 2/2007
Le traduzioni dal russo nelle recensioni de "L'Italia che scrive" (1919-1939) / Sara Mazzucchelli
Milano : Franco Angeli, 2008
Fa parte di: FDL 2/2007
Il progetto culturale della casa editrice Rosa e Ballo / Marco Fumagalli
Milano : Franco Angeli, 2008
Fa parte di: FDL 2/2007
Niccolò Gavelli (1701-1777) tipografo e libraio di provincia / Mariangela Albertini
Bologna : Patron, 2008
Lyceum ; 10
Il lavoro della talpa : storia delle Edizioni E/O dal 1979 al 2005 / Gianfranco Tortorelli
Bologna : Pendragon, 2008
Le sfere
Editoria a testa alta : le quarte di copertina de «Gli struzzi» / Barbara Sghiavetta
Bologna : Pàtron, 2008
Lyceum ; 9
Roma : Edizioni di storia e letteratura, 2008
Sussidi eruditi ; 79
Abstract: Il volume contiene gli atti delle giornate di studio “Testi, forme e usi del libro”, promosse dall’Università degli studi di Milano alla fine di novembre 2007, in occasione dei cento anni della casa editrice fondata da Riccardo Ricciardi. L’archivio Ricciardi, con documenti a partire dagli ultimi anni trenta, è stato acquisito dal Centro APICE della stessa Università, che ne ha curato e valorizzato l’inventario. I testi evocano la figura di Riccardo Ricciardi (Napoli 1879–1973), che con slancio e abilità iniziò nel 1907 l’attività editoriale pubblicando le Poesie di Salvatore di Giacomo (precedute da un opuscolo su Goethe); riflettono sul valore dei progetti suoi e dei suoi collaboratori; evidenziano aspetti sia squisitamente editoriali sia storici, filosofici e letterari; ricordano il momento in cui la casa editrice napoletana diventa milanese, nel 1938, passando nelle mani di Raffaele Mattioli, nel secondo dopoguerra presidente della Banca commerciale italiana, che la renderà parte integrante della crescita culturale del paese, in particolare nel secondo dopoguerra. Al centro di tutti gli interventi il lavoro di una casa editrice che ha dato prestigio e immortalità ai testi più importanti della nostra cultura, affiancando alla poesia opere fondamentali quale la collezione di classici italiani “La letteratura italiana. Storia e Testi”, nata nel 1950. Nelle conclusioni il curatore del volume illustra il lavoro di sistemazione dell’archivio eseguito da APICE e ne presenta la mappa. L’archivio Ricciardi, strutturato come archivio di impresa, è al tempo stesso “memoria personale e memoria fonte” … “archivio paradossale e contraddittorio”. Esso conserva infatti la corrispondenza con autori e curatori (circa 1500 corrispondenti, tutta l’intelligenza letteraria italiana) dei volumi pubblicati e non pubblicati, documentazione sui rapporti con le tipografie (per le varie fasi di lavorazione dei volumi), materiali preparatori alle pubblicazioni (manoscritti originali, bozze di stampa con correzioni, cataloghi di carte, tele, legature ecc.), documenti amministrativi, contabili e statistici, recensioni, cataloghi, dépliant pubblicitari, e infine documenti e lettere di Mattioli che testimoniano il suo obiettivo di “produrre opere di assoluto livello scientifico e culturale” … “costi quello che costi”. (Abstract FAAM a cura di Maria Elena Daverio)
Milano : Università degli Studi di Milano, 2008-2009
Milano : Università degli Studi di Milano, 2008-2009
Milano : Università degli Studi di Milano, 2008-2009
Edizioni di storia e letteratura : catalogo, gennaio 2009
Roma : Edizioni di storia e letteratura, 2008
Giuseppe Monanni, un editore anarchico del Novecento / di Valentina Beretta
Milano : Franco Angeli, 2008
Milano : Franco Angeli, 2008
Les editions du Seuil : 70 ans d'histoire / Herve Serry
Paris : Seuil, 2008
Empreintes ; 11
Lunga Vitta alla Skira / Ada Masoero
Torino ; Londra ; Venezia ; New York : Allemandi, 2008
Le edizioni Bemporad : catalogo 1889-1938 / Lucia Cappelli ; introduzione di Gabriele Turi
Milano : Franco Angeli, 2008
Studi e ricerche di storia dell'editoria ; 43
Milano : Università degli Studi di Milano, 2008-2009
La collana "Teatro" degli editori Rosa e Ballo / di Marco Fumagalli
Milano : Pontremoli, 2008
Napoli : Guida, 2008
Prima pagina. Nuova serie ; 14
Abstract: In questa avvincente e sintetica monografia, Emilio Renzi, laureato in filosofia che ha lavorato alla Direzione Culturale dell’Olivetti, disegna la straordinaria figura di Adriano Olivetti (1901-1960), intellettuale, industriale, uomo politico, sindaco di Ivrea. Figlio di Camillo, ingegnere eclettico e geniale, che nel 1908 fonda ad Ivrea «la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere», Adriano, negli anni della formazione, partecipa al dibattito sociale e politico e frequenta ambienti liberali e riformisti nella Torino antifascista. Imprenditore di successo e promotore della moderna urbanistica, dell’architettura razionalistica e del glorioso industrial design nell’Italia fra gli anni Trenta e i Sessanta, è anche un instancabile ricercatore e sperimentatore. Suo obiettivo l’armonizzazione dello sviluppo industriale con l’affermazione dei diritti umani e con la democrazia partecipativa, dentro e fuori la fabbrica. Nel 1945 pubblica L’ordine politico delle Comunità, base teorica per una idea federalista dello Stato, fondata appunto sulle comunità, vale a dire su unità territoriali culturalmente omogenee e economicamente autonome. Suoi amici e sostenitori sono Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Luigi Einaudi. L’autore segue Adriano dalla formazione ai viaggi di studio all’ingresso nell’azienda paterna. Ne delinea lo stile di direzione, l’antifascismo attivo e le meditazioni solitarie, la partecipazione alla vita pubblica, le sconfitte ed i trionfi, le capacità manageriali, il respiro ideale, la capacità di scegliere i collaboratori tra le migliori intelligenze del tempo. Nei suoi anni l’Olivetti era nel settore delle macchine da ufficio prima in Europa e seconda nel mondo. Descrive anche l’attività di Adriano editore ricordando la fondazione nel dopoguerra della Casa Editrice Comunità (poi Edizioni di Comunità) che pubblica prevalentemente opere di scienze sociali e di analisi politica non allineata. Promuove anche la pubblicazione di “seleARTE”, rivista dedicata alle arti della visione, arti decorative ed industriali, architettura. Poi gli anni di splendore dell’azienda e la transizione all’elettronica, tra fasti e sconfitte. L’ultimo capitolo affronta la chiusura dell’Olivetti nel 2003 e riflette sul «legato» di Adriano Olivetti. Così lo riassume l’autore: centralità del lavoro, centralità della cultura, creazione di un nesso tra innovazione tecnologica e cultura classica, valorizzazione dell’interdisciplinarità, centralità della comunità che oggi manca perché manca la sicurezza in un mondo stabile. Il lavoro inteso come crescita ed emancipazione e il valore della persona come ideale condiviso: si può riaprire il discorso in avanti, verso una «comunità concreta». Le parole di Altiero Spinelli alla morte di Adriano nel 1960 ben concludono la storia di una vita: «Poco tempo fa è morto Adriano Olivetti. È un uomo che ammiro molto perché aveva la completezza, persino nella mistura di saggezza e pazzia, dei grandi del Rinascimento». (Abstract FAAM a cura di Maria Elena Daverio)
Catalogo espositori 2008 = Exhibitors' catalogue 2008
[S.l. : s.n.], [2008]