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Trovati 73 documenti.
Treves e le collane per bambini / Emanuela Barboni
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
Il Balcone : un piccolo editore d'arte a Milano (1944-1964) / Silvia Piombo
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
I "Libri bianchi" Einaudi : nascita di una collana di attualità / Irene Mordiglia
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
Roberto Bonchio / Gian Carlo Ferretti
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
Opere di religione nel catalogo Salani / Ada Gigli Marchetti
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 1/2010
"Mondo Piccino" e le collane per l'infanzia della Treves / Eleonora Bianchi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Borgese e la "Biblioteca Romantica" Mondadori / Elisa Cattaneo
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Intervista a Ulrico Carlo Hoepli / Valentina D'Angella
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Un catalogo di vendita della Tipografia bresciana di Nicolò Bettoni (1814) / Riccardo Tacchinardi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
L'Archivio storico della casa editrice Bompiani / Francesca Tramma e Paola Bianchi
Milano : Franco Angeli, 2010
Fa parte di: FDL 2/2010
Bologna : Il Mulino, 2010
Milano : Lucini : Provincia di Milano, 2010
Milano : Biblioteca di via Senato, 2010
Fa parte di: Biblioteca di via Senato, Milano : mensile di bibliofilia
L'uomo dei bestsellers / di Guido Conti e Paola Dubini
Bologna : Regione Emilia Romagna, 2010
Milano : Unicopli, 2010
L'Europa del libro ; 4
I libri che parlano di noi, 1960-2010 / prefazione di Corrado Augias
Milano : Mondolibri, 2010
Publishing translations in fascist Italy / Christopher Rundle
Oxford [etc.] : Lang, 2010
Abstract: Rundle è uno studioso giovane, ma con alle spalle diversi studi importanti sul tema della censura fascista e delle traduzioni. I risultati di alcune sue ricerche (anche negli archivi) sono ora raccolti in questo notevole libro, interamente dedicato al tema delle traduzioni sotto il regime. Riassumendo le sue tesi (che si giovano di un inappuntabile apparato statistico) il fascismo, dopo la prima guerra mondiale, si trova davanti un paese che ha una gran fame di letteratura straniera. Per un lungo periodo, il regime asseconda questa tendenza, che induce alcune case editrici particolarmente vivaci a tradurre molto e di tutto. I libri tradotti, in particolare la fiction (prima Jack London, poi i gialli, le saghe a vari paesi, il Kriegsroman), arrivano anche, in certi casi, a tirature molto elevate. Il fascismo lascia fare per diverso tempo, anche se già alla fine degli anni Venti si levano i primi malumori degli autori italiani. All’inizio degli anni Trenta c’è la vera esplosione, soprattutto rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania. Pian piano, però, i mugugni degli autori verranno raccolti e usati dal regime e anche da Mussolini. Si arriverà così alla svolta totalitaria del marzo 1938, che impose il controllo preventivo di tutte le traduzioni. Finché, durante la guerra, soprattutto con l’intervento del nuovo ministro (e autore) Alessandro Pavolini, e dopo una lunga resistenza, le traduzioni furono messe letteralmente in ginocchio e ridotte ai minimi termini. Come si vede, Rundle dà un’altra sfaccettatura al fascismo, un regime capace anche di gestire al proprio interno, per tanti anni, una realtà in fondo davvero ostile, come tutti quei libri di autori stranieri che apparivano sul mercato. In questo panorama, le cose più notevoli e inedite sono forse due: un pubblico di lettori italiani che si intravvede, e che cerca disperatamente di uscire dalla provincialità del dannunzianesimo e del fascismo più trinariciuto; e quelle case editrici che da parte loro cercano, anch’esse disperatamente (e in mezzo a tante censure), di salvare, anche per il futuro, un mondo del libro più moderno e internazionale: e, perché no, assai più redditizio. (Abstract FAAM a cura di Giorgio Fabre)