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Nato dalla volontà mondadoriana di fondare un “Life” italiano, "Epoca" è la cronaca dell’Italia “vera”, fatta di quotidianità e persone “qualsiasi”. L'intento è ben dichiarato già nell'editoriale d'esordio che instaura un dialogo diretto con il Lettore, protagonista e compagno di viaggio.
Come vede si è già iniziato fra noi un colloquio, un colloquio anche visivo, un lungo viaggio nel quale le saranno compagni i migliori giornalisti del mondo, un lungo avventuroso viaggio di cui il protagonista sarà sempre lei, o suo padre, o sua moglie, o i suoi figli.
A. I, n. 1 (14 ott. 1950) di "Epoca"
Oltre che nell'alto livello giornalistico, la forza del settimanale è da ricercare nel "colloquio visivo" che asseconda l'emergente gusto per le immagini a colori, accompagnandolo ad uno stile di divulgazione elegante e ad una cronaca energica.
La formula, inaugurata con il primo numero il 14 ottobre 1950, si rivelerà vincente, come del resto già pronosticato da Alberto Mondadori, primo direttore della testata, in una lettera a Guido Aristarco del giugno dello stesso anno.
Sto per far uscire EPOCA, nuovo settimanale politico di grande informazione che è destinato a salire fra le più alte stelle, nel firmamento giornalistico del nostro Continente.
Alberto Mondadori, Lettere di una vita : 1922-1975
Il desiderio originario di riproporre in Italia il rotocalco d'oltreoceano "Life" si consolida già nei primi anni di vita della rivista. Arnoldo Mondadori, grazie ai legami stretti con Henry Luce - proprietario del gruppo editoriale che comprende, oltre a “Life”, “Time” e “Fortune” - e sua moglie, la giornalista, politica e ambasciatrice statunitense Clare Boothe Luce, riesce infatti a creare una fruttuosa sinergia tra il magazine americano e il settimanale italiano.
Così tra il 1954 e il 1955 ha inizio la concessione reciproca di diritti di riproduzione dei servizi, a partire dalla serie di inserti “Il mondo in cui viviamo”: documentario scientifico in sedici puntate pubblicato a partire dal n. 264 del 23 ottobre 1955 in corrispondenza del quinto anniversario di Epoca. Questo "eccezionale servizio", come veniva annunciato nei numeri precedenti, è occasione per celebrare la ricorrenza e, al contempo, garanzia di un'informazione dal respiro internazionale, mai superficiale e, naturalmente, di qualità.
Epoca lo offre ai suoi amici come segno di fedeltà al proprio programma di tenersi sul piano più elevato dell'intelligenza e del gusto.
A. VI, n. 264 (23 ott. 1955) di "Epoca"
In questo contesto si inserisce anche la collana “Paese che vai”, ulteriore testimonianza della visione internazionale e proiettata al futuro di Arnoldo Mondadori e della sua casa editrice.
Risultato della collaborazione tra "Epoca" e "Life", il giornalismo per immagine e la curiosità per il mondo sono l'essenza della collana.
Attraverso i venticinque titoli pubblicati tra il 1961 e il 1967, romanzieri, giornalisti e diplomatici raccontano Paesi in cambiamento, analizzandone passato, presente e futuro: dall'Africa tropicale al Giappone, dall'Australia al Messico e dai Paesi andini all'URSS. Storia, politica e curiosità sono affrontate con esotismo e illustrate dalle fotografie di maestri come Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke-White, Inge Morath e Cornell Capa.
Segnalazioni bibliografiche
Per approfondire, effettua una ricerca avanzata per soggetto (es. "Epoca") o usa il box di ricerca in testa alla pagina per interrogare il catalogo attraverso parole chiave (es. "Rotocalco").
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